Salutiamo Coimbra dall’abbaino della camera e scendiamo dalla città vecchia, dove si trova il Serenata Hostel che ci ha accolte per la notte, subito dietro la Cattedrale Sè Velha, verso il fiume Mondego.
Poco prima del Ponte de Santa Clara troviamo la prima freccia verso Fatima.
La luce del sole che sorge illumina la città con toni ambrati, l’aria è fredda e pungente ma la giornata si preannuncia bellissima.
Attraversato il fiume inizia la salita, moderata ma costante, che ci porterà in quota a godere di un meraviglioso panorama: Coimbra è lì davanti a noi, sonnecchia e ci saluta.
Il Mosteiro di Santa Clara-a-Nova, dove sono custodite le spoglie di Santa Isabella, regina del Portogallo, meriterebbe una visita, ma è ancora chiuso.

Continuiamo quindi a salire, allontanandoci dalla città.
Si procede salendo e seguendo la segnaletica.
Attraversiamo paesi e confini che spesso nemmeno percepiamo: ci danno il benvenuto e ci salutano.
La tappa di oggi è relativamente breve e tra formelle e strane fontane irriverenti ci avviciniamo alla méta.
Gli incontri con la gente del posto, la loro voglia di parlare con noi, di raccontarsi, sono momenti irrinunciabili e impagabili.

Arrivate all’Albergue di Conìmbriga, contatto telefonicamente l’hospitalero, come d’accordo, che ci dà le indicazioni per entrare e sistemarci in autonomia.
Un posticino confortevole, un’altra sola ospite con cui condividere la camerata con 7 posti letto; una piccola cucina, un bagno. Solo una piccola stufa elettrica a scaldare tutto. Fa freddo. Parliamo e facciamo i fumetti.

Iniziamo subito a calarci nelle vesti del pellegrino: accettazione, elasticità, grazie, ognicosaéunregalo.
Cenetta in paese, distante un paio di km, e pronte a ricaricarsi per la prossima giornata.
Sempre com prazer que leio a crônica das etapas.
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Muito obrigada e honrada 🤗
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Bellissimo mi sembra quasi quasi di camminare al vostro fianco, grazie!!!
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